Chi Siamo
Academy fbc Napoli è nata nel 2005 oltre ad essere di grande importanza per l´avviamento allo sport dei bambini napoletani, si presenta serio e del tutto innovativo nei metodi di gestione e di allenamento dei piccoli partecipanti: un programma di avviamento, formazione e specializzazione calcistica all´insegna del divertimento puro, un progetto moderno ed ambizioso, ma soprattutto propositivo ed ambizioso.
COME OPERIAMO
L´area didattica è il riferimento di come opera metodologicamente la nostra Scuola di Calcio. Infatti in essa troviamo :
1. Elementi di didattica sportiva
2. Come far acquisire delle abilità motorie
3. Programma ed organi dell´insegnamento delle varie fasce d´età
4. Programmazione annuale per cicli
5. I fondamenti del settore agonistico
1.Elementi di didattica sportiva
"Nei primi anni l´educazione sia una specie di divertimento; vi sarà cosi piu´ facile scoprire le inclinazioni naturali" ( Platone ).
Il primo compito dell´istruttore dovrebbe essere quello di esaminare i bambini con i quali lavorerà per poi accettare gli stessi per quelli che sono, senza volerli modificare e obbligare ad essere dei modelli ideali a lui graditi.
Ognuno ha il proprio patrimonio genetico che deve essere potenziato al meglio, senza costrizioni od oppressioni. Una volta identificate le abilità che i bambini dovranno apprendere e specificando i livelli di partenza indispensabili per intraprendere l´apprendimento richiesto, l´istruttore traccerà un percorso di apprendimento entro il quale incanalare e guidare l´attività dei bambini.
L´istruttore durante le lezioni di calcio dovrà spiegare correttamente gli esercizi-gioco, li lascerà provare verificando poi per mezzo dell´osservazione sistematica e la tabulazione dei risultati se l´abilità sono state acquisite.
2.Come far acquisire delle abilità motorie
Nel calcio, l´abilità è piu´ determinante delle condizioni atletiche, e in molti casi l´abilità consiste nell´arte di trasformare i limiti in virtu´ ( E. Calcagno ).
L´abilità motoria è la provata capacità di raggiungere un risultato predeterminato con l´ausilio del movimento. Nello sport le tecniche possono essere considerate delle abilità.
Il giocatore di calcio per rendere efficace la sua azione deve essere in grado di adattare le azioni di base alle situazioni mutevoli che gli si presentano di volta in volta. Possiamo osservare, infatti, nel calcio che le abilità di un individuo sono inserite armonicamente in un contesto di altri individui che si organizzano in uno spazio (il campo), in un dato tempo rapportandosi ad un oggetto ( la palla), in antagonismo ad un altro gruppo (avversari), che sostanzialmente effettuano gli stessi movimenti per raggiungere lo stesso risultato. Ma come agisce quest´individuo nel momento in cui produce un´abilità? Nel produrre movimenti e quindi anche abilità; il corpo umano agisce come un computer: elabora, per mezzo di un processore centrale (cervello), delle informazioni per produrre delle risposte motorie (azioni) che saranno poi memorizzate in modo tale da poter essere utilizzate nelle successive esperienze. Vi è quindi un legame tra percezione sensoriale e il movimento.
Poiché si possa realizzare l´apprendimento di nuove abilità motorie si devono rispettare tali principi :
•Il bambino deve aver ben chiaro cosa sta apprendendo;
•I giochi proposti dovranno permettere al bambino di sperimentare varie soluzioni per poter scegliere quella piu´ adatta;
•Ogni attività dovrà prevedere momenti di esperienza, seguiti da momenti di analisi e di riflessione;
•Il bambino deve essere messo in condizioni di poter capire se la sua scelta è stata quella giusta;
•Far capire al bambino che l´abilità acquisita potrà essere trasferita nel gioco per il quale lui è venuto al campo.
3. Programma ed organi dell´ insegnamento delle varie fasce d´età
La programmazione è il capitolo piu´ importante di tutta la didattica, che possiamo definire come un processo inteso a produrre certi mutamenti desiderabili nel comportamento dei bambini, o meglio sul loro modo di pensare, di agire, di percepire e quindi di fare. Nella programmazione, l´istruttore dovrà tener ben presente che il bambino, nell´acquisire le varie abilità motorie, percorrerà delle tappe ben precise. La prima sarà quella della coordinazione grezza, dove il bambino si formerà uno schema globale del movimento, il quale sarà poco coordinato e quindi poco preciso ed energicamente dispendioso. Il compito dell´istruttore è quello di aiutare il bambino con consigli e suggerimenti adeguati e soprattutto proponendo delle attività che siano graduali a livello di difficoltà rispetto alle possibilità dell´allievo. Questa prima tappa viene chiamata anche cognitiva, il bambino dovrà capire come va svolto l movimento e quale dovrà essere il risultato da raggiungere. Nella seconda tappa chiamata della coordinazione fine, detta anche associativa, attraverso continue prove si cercherà di rendere spontanea ed automatizzata l´abilità appresa. Una volta che l´abilità è diventata automatica, l´allievo puo´ pensare come attuarla nella realtà situazionale.
4. Programmazione annuale per cicli
All´inizio della stagione l´istruttore responsabile di una squadra giovanile si deve prefissare degli obiettivi di allenamento che riguardano l´acquisizione da parte del bambino di tutte le basi del calciatore. Per questo motivo, se desidera che il suo lavoro risulti piu´ efficace, l´istruttore deve strutturare la stagione in vari cicli di allenamento adatti all´età del bambino in base agli obiettivi qui specificati :
•Tecniche
•Tattiche individuali
•Tattiche collettive
•Allenamento fisico
Cio´ permette ai giovani calciatori di migliorare in modo graduale e adatto al loro livello di abilità.
La programmazione annuale comprende :
•Gli obiettivi raggruppati per temi
•La seduta tipo per la categoria
•I cicli di lavoro per sedute
•Varie sedute di allenamento
•Tanti esercizi nei cicli in ordine dal piu´ semplice al piu´ complesso, personalizzabili a seconda del livello dei giocatori.
5. I fondamenti del settore agonistico
Il settore agonistico prevede una maturazione sia sotto il profilo tecnico, sia su quello tattico con un´affinazione della personalità di gioco. Le sedute di allenamento settimanali devono aggirarsi selle 3-4-volte, cercando di intervenire su ogni aspetto dell´attività calcistica. Vanno valutate le eventuali lacune palesate nel corso della gara del week end precedente, discutendo insieme ai ragazzi riguardo agli errori commessi. Dopo il lavoro fisico vanno effettuate esercitazioni di tecnica, di tattica individuale e collettiva, a secondo del giorno della settimana. La condizione di una squadra del settore agonistico, per quanto riguarda la parte tecnico-tattica è di notevole importanza perché ci troviamo di fronte a ragazzi che devono imparare i tantissimi movimenti da effettuarsi non solo con l pallone ai piedi ma soprattutto in relazione ai movimenti degli avversari ed ai propri compagni in possesso di palla. L´allenatore dovrà dare una certa organizzazione di squadra, quindi un modulo di gioco basato sull´innesto di difensori, centrocampisti ed attaccanti oltre che ovviamente al portiere. Allenare la singola difesa, con i suoi movimenti di possesso palla per la costruzione di gioco e movimenti di non possesso con pressione degli attaccanti avversari. Allenare il singolo centrocampo con i movimenti di possesso palla per la fornitura di palloni filtranti per gli attaccanti o allargamento del gioco per gli esterni di fascia. Allenare la fase difensiva del centrocampo per la copertura della difesa degli attacchi avversari. Allenare l´attacco per soluzioni che ci permettono di fare goal.
L´allenatore dovrà essere bravo nel cercare soluzioni a palla ferma, ossia su schemi su calci di punizione o calci d´angolo sia per la squadra sia contro la squadra. Quindi le varie posizioni da fornire ai suoi giocatori e le contromosse da effettuare in base al comportamento degli avversari.
COME OPERIAMO
L´area didattica è il riferimento di come opera metodologicamente la nostra Scuola di Calcio. Infatti in essa troviamo :
1. Elementi di didattica sportiva
2. Come far acquisire delle abilità motorie
3. Programma ed organi dell´insegnamento delle varie fasce d´età
4. Programmazione annuale per cicli
5. I fondamenti del settore agonistico
1.Elementi di didattica sportiva
"Nei primi anni l´educazione sia una specie di divertimento; vi sarà cosi piu´ facile scoprire le inclinazioni naturali" ( Platone ).
Il primo compito dell´istruttore dovrebbe essere quello di esaminare i bambini con i quali lavorerà per poi accettare gli stessi per quelli che sono, senza volerli modificare e obbligare ad essere dei modelli ideali a lui graditi.
Ognuno ha il proprio patrimonio genetico che deve essere potenziato al meglio, senza costrizioni od oppressioni. Una volta identificate le abilità che i bambini dovranno apprendere e specificando i livelli di partenza indispensabili per intraprendere l´apprendimento richiesto, l´istruttore traccerà un percorso di apprendimento entro il quale incanalare e guidare l´attività dei bambini.
L´istruttore durante le lezioni di calcio dovrà spiegare correttamente gli esercizi-gioco, li lascerà provare verificando poi per mezzo dell´osservazione sistematica e la tabulazione dei risultati se l´abilità sono state acquisite.
2.Come far acquisire delle abilità motorie
Nel calcio, l´abilità è piu´ determinante delle condizioni atletiche, e in molti casi l´abilità consiste nell´arte di trasformare i limiti in virtu´ ( E. Calcagno ).
L´abilità motoria è la provata capacità di raggiungere un risultato predeterminato con l´ausilio del movimento. Nello sport le tecniche possono essere considerate delle abilità.
Il giocatore di calcio per rendere efficace la sua azione deve essere in grado di adattare le azioni di base alle situazioni mutevoli che gli si presentano di volta in volta. Possiamo osservare, infatti, nel calcio che le abilità di un individuo sono inserite armonicamente in un contesto di altri individui che si organizzano in uno spazio (il campo), in un dato tempo rapportandosi ad un oggetto ( la palla), in antagonismo ad un altro gruppo (avversari), che sostanzialmente effettuano gli stessi movimenti per raggiungere lo stesso risultato. Ma come agisce quest´individuo nel momento in cui produce un´abilità? Nel produrre movimenti e quindi anche abilità; il corpo umano agisce come un computer: elabora, per mezzo di un processore centrale (cervello), delle informazioni per produrre delle risposte motorie (azioni) che saranno poi memorizzate in modo tale da poter essere utilizzate nelle successive esperienze. Vi è quindi un legame tra percezione sensoriale e il movimento.
Poiché si possa realizzare l´apprendimento di nuove abilità motorie si devono rispettare tali principi :
•Il bambino deve aver ben chiaro cosa sta apprendendo;
•I giochi proposti dovranno permettere al bambino di sperimentare varie soluzioni per poter scegliere quella piu´ adatta;
•Ogni attività dovrà prevedere momenti di esperienza, seguiti da momenti di analisi e di riflessione;
•Il bambino deve essere messo in condizioni di poter capire se la sua scelta è stata quella giusta;
•Far capire al bambino che l´abilità acquisita potrà essere trasferita nel gioco per il quale lui è venuto al campo.
3. Programma ed organi dell´ insegnamento delle varie fasce d´età
La programmazione è il capitolo piu´ importante di tutta la didattica, che possiamo definire come un processo inteso a produrre certi mutamenti desiderabili nel comportamento dei bambini, o meglio sul loro modo di pensare, di agire, di percepire e quindi di fare. Nella programmazione, l´istruttore dovrà tener ben presente che il bambino, nell´acquisire le varie abilità motorie, percorrerà delle tappe ben precise. La prima sarà quella della coordinazione grezza, dove il bambino si formerà uno schema globale del movimento, il quale sarà poco coordinato e quindi poco preciso ed energicamente dispendioso. Il compito dell´istruttore è quello di aiutare il bambino con consigli e suggerimenti adeguati e soprattutto proponendo delle attività che siano graduali a livello di difficoltà rispetto alle possibilità dell´allievo. Questa prima tappa viene chiamata anche cognitiva, il bambino dovrà capire come va svolto l movimento e quale dovrà essere il risultato da raggiungere. Nella seconda tappa chiamata della coordinazione fine, detta anche associativa, attraverso continue prove si cercherà di rendere spontanea ed automatizzata l´abilità appresa. Una volta che l´abilità è diventata automatica, l´allievo puo´ pensare come attuarla nella realtà situazionale.
4. Programmazione annuale per cicli
All´inizio della stagione l´istruttore responsabile di una squadra giovanile si deve prefissare degli obiettivi di allenamento che riguardano l´acquisizione da parte del bambino di tutte le basi del calciatore. Per questo motivo, se desidera che il suo lavoro risulti piu´ efficace, l´istruttore deve strutturare la stagione in vari cicli di allenamento adatti all´età del bambino in base agli obiettivi qui specificati :
•Tecniche
•Tattiche individuali
•Tattiche collettive
•Allenamento fisico
Cio´ permette ai giovani calciatori di migliorare in modo graduale e adatto al loro livello di abilità.
La programmazione annuale comprende :
•Gli obiettivi raggruppati per temi
•La seduta tipo per la categoria
•I cicli di lavoro per sedute
•Varie sedute di allenamento
•Tanti esercizi nei cicli in ordine dal piu´ semplice al piu´ complesso, personalizzabili a seconda del livello dei giocatori.
5. I fondamenti del settore agonistico
Il settore agonistico prevede una maturazione sia sotto il profilo tecnico, sia su quello tattico con un´affinazione della personalità di gioco. Le sedute di allenamento settimanali devono aggirarsi selle 3-4-volte, cercando di intervenire su ogni aspetto dell´attività calcistica. Vanno valutate le eventuali lacune palesate nel corso della gara del week end precedente, discutendo insieme ai ragazzi riguardo agli errori commessi. Dopo il lavoro fisico vanno effettuate esercitazioni di tecnica, di tattica individuale e collettiva, a secondo del giorno della settimana. La condizione di una squadra del settore agonistico, per quanto riguarda la parte tecnico-tattica è di notevole importanza perché ci troviamo di fronte a ragazzi che devono imparare i tantissimi movimenti da effettuarsi non solo con l pallone ai piedi ma soprattutto in relazione ai movimenti degli avversari ed ai propri compagni in possesso di palla. L´allenatore dovrà dare una certa organizzazione di squadra, quindi un modulo di gioco basato sull´innesto di difensori, centrocampisti ed attaccanti oltre che ovviamente al portiere. Allenare la singola difesa, con i suoi movimenti di possesso palla per la costruzione di gioco e movimenti di non possesso con pressione degli attaccanti avversari. Allenare il singolo centrocampo con i movimenti di possesso palla per la fornitura di palloni filtranti per gli attaccanti o allargamento del gioco per gli esterni di fascia. Allenare la fase difensiva del centrocampo per la copertura della difesa degli attacchi avversari. Allenare l´attacco per soluzioni che ci permettono di fare goal.
L´allenatore dovrà essere bravo nel cercare soluzioni a palla ferma, ossia su schemi su calci di punizione o calci d´angolo sia per la squadra sia contro la squadra. Quindi le varie posizioni da fornire ai suoi giocatori e le contromosse da effettuare in base al comportamento degli avversari.